17 mag 2012

Un’esperienza interessante

Il CeSAP – “Centro Studi Abusi Psicologici” – è una associazione “antisette” federata FECRIS con sede a Noci (Bari) la cui presidente è la psicologa Dott.sa Lorita Tinelli.

Il CeSAP è anche membro del “Forum delle Associazioni Italiane di Ricerca Informazione e Contrasto dei Movimenti Settari e Culti Abusanti” assieme alle consorelle ARIS (“Associazione di Ricerca e Informazione sulle Sette”) e FAVIS (“Familiari Vittime delle Sètte”). È una ONLUS che gode dei finanziamenti pubblici del cinque per mille.

Il sito del CeSAP è dotato di una serie di forum in cui è possibile discutere di “sette” e argomenti correlati.

Proprio su uno di quei forum, tra marzo e aprile 2012 si è discusso di presunti “registi del processo Arkeon”. I link segnalati dall’utente “aquilablu” nel suo post del 19 marzo rimandavano a pagine CeSAP in cui vengono citate “la signora Raffaella Di Marzio” e “la signora Simonetta Po”.

Il 10 aprile, l’utente “rota” forniva altri link a dei video che rimandavano al giornalista Luca Poma, anche lui evidentemente ritenuto “regista del processo” assieme alla sottoscritta e alla Di Marzio.

I video avevano ricevuto commenti anonimi apertamente diffamatori, tanto che il 20 aprile il moderatore dei forum CeSAP si sentì in dovere di scrivere che:
«Il CeSAP prende le distanze dai commenti delle pagine linkate che tentano di colpire il decoro delle persone
(NB: oggi dei tre video segnalati ne risulta visibile uno soltanto.)

Il 29 aprile 2012, lo stesso utente “rota” iniziò un nuovo argomento intitolato “Ostracismo su Wikipedia”. Lamentava che una sua modifica alla scheda su Wikipedia di Raffaella di Marzio era stata annullata dall’amministratore “Ignlig”. Concludeva il suo post informando i lettori che:
«ho scoperto che colui che si nasconde dietro il nickname Ignlig, altri non è che il sig. Ignazio L. (non riporto il cognome per correttezza) che con lo pseudonimo di Ignis ha scritto spesso su un newsgroup gestito dalla sig.ra Simonetta P. che usa l'alias Alessia Guidi che è buona amica (e questo certamente non è un demerito) della dott.sa Raffaella Di Marzio.»
Il 30 aprile, il/la neoiscritto/a “Maddy1234” intervenne per informare che oltre all’amicizia “verificata” tra Simonetta P., la Dott.sa Di Marzio e l’amministratore Wiki colpevole di avere “ostracizzato” “rota”, il già altrove citato Luca Poma (accusato assieme a Di Marzio e a me di essere i “registi del processo Arkeon”) aveva curato l’edizione del libro della Di Marzio. Concludeva con questa frase:
«costoro sono tutti immanicati e si proteggono a vicenda.»
A seguire altri commenti di “aquilablu” con accuse sempre più esplicite alle persone citate per esteso.

Al “complotto” precedentemente prospettato in merito a una “regia occulta” di un processo (giudiziario!), si era aggiunto quindi un nuovo attore.

È dell’8 maggio l’unico intervento del moderatore, il quale informò che uno dei nomi era stato cancellato su richiesta della persona citata. Aveva inoltre invito la “persona interessata” a intervenire direttamente nella discussione, ricordando che «il forum è una libera piazza dove, pur nel rispetto degli altri, si deve poter mantenere la libertà di espressione

Poiché il mio nome era stato fatto più volte, ritenni di essere “persona interessata” e accolsi l’invito del moderatore a “intervenire direttamente” per chiedere delucidazioni in merito alle accuse che mi venivano rivolte. Non ottenendo risposta ma solo nuove accuse di “aquilablu”, inviai una mia seconda replica.

A quel punto intervenne il moderatore che bloccò il topic in quanto “fuori argomento”.

L’utente “rota” aprì immediatamente un ulteriore topic intitolato “discussioni pro e contro” in cui ancora mi si citava, sempre con affermazioni offensive. Sullo stesso tono gli rispose prontamente “aquilablu”. Il moderatore “Alessandro” intervenne a bloccare il topic prima che io avessi tempo e modo di avvalermi del diritto di replica. I post offensivi, però, non furono cancellati.

L’11 maggio 2012 l’utente CeSAP “Gianluca” avviò una thread intitolato “discussione commissione parlamentare”. Tempo poche ore, la discussione prese la piega già vista altrove e gli utenti “aquilablu” e “rota” fecero nuovamente riferimento alla mia persona con affermazioni offensive. Il moderatore non intervenne. Dopo tre giorni decisi di replicare. Il mio post è rimasto online meno di mezzora. Il moderatore ha infatti provveduto alla cancellazione aggiungendo queste parole:
«Gentilissima signora Simonetta,
vedo che le mie parole servono a poco. Avevo detto di non tornare più su questo argomento
contraddicendo così quanto da lui stesso affermato appena una settimana prima, mentre invitava “la persona interessata” a “intervenire” («il forum è una libera piazza dove, pur nel rispetto degli altri, si deve poter mantenere la libertà di espressione.»).

In pratica, il moderatore dei forum CeSAP mi ha negato il diritto di chiedere delucidazioni e il diritto di replica su affermazioni molto chiare fatte su di me con tanto di link al sito che gestisco da 15 anni, affermazioni che da tre giorni campeggiavano indisturbate su quel topic e che qui riporto (le sottolineature sono mie, il post è stato cancellato la sera del 14 maggio assieme al mio):
da aquilablu 11/05/2012, 21:50
Vedi come si trastulla la signora dai mille nomi, pur di screditare chi lavora per la tutela delle vittime dei cialtroni
http://xenu.com-it.net/update.htm
sulla parte destra della sua pagina
Questa è quella che vorrebbe che il proprio lavoro fosse riconosciuto.
E' quella che elenca siti anche se non sempre è concorde con i contenuti.
E' quella che alla fine, a me sembra che li scriva uno per uno. Ma alla fine che manca della onestà necessaria per potersi guardare in uno specchio.
Pochi minuti dopo la cancellazione, l’utente “aquilablu” aprì ulteriore topic intitolato “Sentenza Morello” con affermazioni diffamanti sul mio conto (attribuzione di comportamenti illeciti), post che in questo momento non risulta cancellato. Le sottolineature e i neretti sono miei:
da aquilablu 14/05/2012, 22:15
x il Moderatore
Mi scuso per i messaggi di prima e accetto per primo la cancellazione, ma dopo aver sopportato di tutto, non posso sopportare la menzogna di una persona incapace di avere rispetto per chi non la pensa come lei e soprattutto per quello che è sotto gli occhi di tutti e che lei stessa compie. Non posso essere cieco rispetto a comportamenti tanto illeciti quanto irrispettosi. E con questo chiudo l'argomento.
La moderazione dei forum del CeSAP è rigorosa: chi si è ripetutamente distinto in affermazioni offensive e diffamatorie può continuare a scrivere indisturbato, mentre alla persona diffamata è vietato “tornare in argomento”. E se si azzarda a farlo e a chiedere conto di affermazioni così offensive viene “bannata” dal CeSAP.

In questa pagina (in fondo) è possibile leggere il mio post cancellato, che ho stampato subito dopo averlo inviato, e qui è possibile vedere le successive modifiche e cancellazioni.

Altro aspetto che evidenzia la correttezza di un "Centro Studi" che riceve denaro dei contribuenti:

Quando l’8 maggio 2012 decisi di replicare alle affermazioni fatte sul mio conto, mi accorsi che l’account preso un paio di anni prima con mio nome e cognome reali per scaricare dalla sezione “download” del sito CeSAP dei documenti in cui venivo citata per esteso, era stato “permanentemente bannato”. Decisione quantomeno inaspettata, dal momento che mai avevo scritto sui forum CeSAP, perciò non potevo essermi macchiata di violazioni della “netiquette” o dei “termini di partecipazione”.

Decisi allora di crearmi un nuovo account con un secondo indirizzo di posta che ancora riportava le mie generalità per esteso. Dopo 4 giorni l’account risultò disattivato. Il 14 maggio fui costretta a fare una terza e nuova registrazione con ulteriore indirizzo mail. A 12 ore di distanza, anche questo terzo account risultava disattivato.

Qui è possibile vedere la documentazione fotografica dei miei tentativi.

A parole il CeSAP sostiene di concedere (il doveroso) “diritto di replica”, nella realtà avvalersi di tale diritto diventa parecchio difficoltoso se non impossibile.

Vista la facilità con cui il moderatore dei forum CeSAP cancella post o interi thread (se ne lamenta anche una utente “fuori dal coro” di una discussione relativa ad altro argomento), ritengo utile documentare per esteso tutti i topic citati, che ho provveduto a stampare:
  • Discussioni pro e contro (qui).
  • Discussione della commissione parlamentare – commenti (qui)
  • Sentenza Morello (qui)
Poco dopo la mia replica del 10 maggio, l’utente “aquilablu” aprì un thread intitolato "Simonetta Po e le sue performance: analisi del suo curriculu" (qui) che prima ricevette un ammonimento dal moderatore e poi venne cancellato. Ma restò visibile per circa 24 ore.

Resta incomprensibile il motivo per cui il moderatore si limitò ad ammonire aggiungendo che avrebbe cancellato «questo topic entro stasera». Se era un post da cancellare, avrebbe dovuto cancellarlo subito, ma deve aver sentito una fitta al cuore nel dover cancellare subito un post così offensivo.


1 commento:

  1. Cara Simonetta,

    prima di tutto complimenti per il tuo nuovo Blog.

    Quella che racconti in questo post è stata proprio un' esperienza interessante, ma non nuova nel suo genere.

    Personalmente non sono d'accordo con la persona che ha chiesto di togliere il suo nome da quel forum, anche se comprendo il suo punto di vista.

    Se uno vede il suo nome coperto di "spazzatura", offese e diffamazioni certamente potrebbe reagire chiedendone la cancellazione, oppure, come hai fatto tu, chiedendo (invano) il diritto di replica.

    Tuttavia io credo che lasciare che chi diffama si spinga sempre più oltre i limiti sia la strategia vincente, anche se i frutti si possono vedere solo nel tempo e per farlo bisogna avere una grande pazienza e capacità di "sopportazione".

    Nel frattempo, mentre si pazienta, si fotografa tutto, ogni singola schermata, tanto da avere la possibilità di ricostruire una vicenda fin dagli esordi.

    In questo modo i "virus" informatici che colpiscono e costringono a cancellare post e topic e i tentativi maldestri di cancellare post scomodi vengono neutralizzati.

    Anche dichiarazioni del tipo "Guardate che io non c'entro nulla con quella vicenda" appaiono nella loro giusta luce menzognera, poichè quel forum "canta" ormai da oltre quattro anni ... e "carta canta e villan dorme" :)))

    In conclusione io spero proprio di continuare a vedere attivo e vegeto quel forum e i suoi "registi".

    Personalmente lo ritengo un regalo ...

    Raffaella

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